La propoli è una resina vegetale che le api raccolgono dalle gemme o dalla corteccia di diverse specie botaniche, come ad esempio pioppo, betulla, pino, quercia, salice, nocciolo, e rielaborano aggiungendo cera e polline.
La propoli contiene, oltre a minerali, enzimi e vitamine (vit. C, vit. P, vit. E, tiamina, riboflavina, piridossina) e soprattutto composti polifenolici chiamati bioflavonoidi, tra i quali spicca la galangina che dona alla propoli le sue proprietà antibiotiche ad ampio spettro, antinfiammatorie e antiossidanti.
Il principale beneficio della propoli, riconosciuta dai risultati sperimentali, è quello di disinfettare il cavo orale infiammato. I flavonoidi della propoli, attraverso un blocco enzimatico, inibiscono la proliferazione batterica; per questo motivo la propoli è molto indicata in caso di tosse, raffreddore e malattie infettive dell’apparato respiratorio.
Inoltre, è particolarmente apprezzata anche per:
- Rafforzare il sistema immunitario aiutandoci ad affrontare i malanni di stagione.
- Curare afte e placche originate da una lesione accidentale o da una malattia sistemica.
- Trattare il sanguinamento delle gengive sfruttando l’azione antimicrobica e antinfiammatoria della resina.
La mia propoli, raccolta mediante raschiatura durante l’inverno, viene inviata in laboratorio per le analisi e successivamente lavorata in soluzione idroalcolica e in soluzione idroglicerica.
La soluzione idroalcolica mantiene una quantità di cera maggiore e questo la rende più efficace per curare afte e placche, coprendole con la pellicola protettiva cerosa.
La soluzione idroglicerica è invece più fluida e dolce. Per questo motivo è quindi adatta anche ai bambini.
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